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Fanno bene all’ambiente, ma sono anche un investimento vincente per il Belpaese. Le rinnovabili hanno portato tagli alla bolletta degli italiani per 400 milioni di euro e garantiranno benefici da 22 a 38 miliardi di euro da qui al 2030, almeno stando all’Irex Annual Report 2012.

Dal Rapporto emerge che il settore delle rinnovabili, nel 2011, ha continuato a crescere grazie a 223 operazioni di taglia industriale tra settore eolico, fotovoltaico, biomasse, geotermico ed energia dai rifiuti per un valore di 7,8 miliardi di investimenti (pari allo 0,5% del Pil nazionale) e 4.338 MW di potenza. La maggior parte delle operazioni, circa il 53%, è stata nel settore fotovoltaico, ma rispetto al passato si è ridotta la taglia degli impianti, inferiori ai 6 MW nell’87% dei casi.

Proprio dall’analisi dell’anno 2011 nasce la convinzione che il settore porterà, nei prossimi anni, ulteriori vantaggi.

“Dall’analisi delle operazioni del 2011 – ha spiegato Alessandro Marangoni, capo del team di ricerca che ha realizzato il rapporto – emerge un settore in crescita. La crescita interna, per la maggior parte nel fotovoltaico, rimane stabile. Nella finanza straordinaria, invece, continua l’aumento delle acquisizioni per 1,6 miliardi di euro contro 1,3 del 2010, chiaro indicatore della tendenza al consolidamento del settore”.

L’indotto e l’occupazione sono le principali voci positive del bilancio delle rinnovabili, che nei prossimi anni potrebbero dare vita, in Italia, a circa 90.000 posti di lavoro aggiuntivi.