Stando ai dai diffusi dalla società di ricerche di mercato, GlobalData, entro il 2017 il fotovoltaico diventerà competitivo con i combustibili fossili. Per il momento, la buona notizia riguarda il mercato americano e quello cinese.
Secondo lo studio, infatti, i primi a raggiungere la parità di costo tra fonti energetiche fossili e fotovoltaico, saranno gli Stati Uniti, dove già nel 2014 alcune aree beneficeranno della competitività del fotovoltaico, almeno nel comparto domestico.
Futuro radioso anche per la Cina, che già ad oggi è il maggiore produttore mondiale di pannelli solari.
La maggiore competitività del fotovoltaico, secondo GlobalData, è da ricercarsi nell’incremento del numero di istallazioni, che determinano un calo dei costi delle componenti. E poi c’è il parallelo aumento dei costi relativi a petrolio e gas a rendere l’energia del sole più appetibile.
“Al momento”, si legge nel documento, “il fotovoltaico rappresenta il 14% della capacità elettrica globale proveniente da fonti rinnovabili, ma è la tecnologia che si sta sviluppando più rapidamente rispetto alle altre, con un tasso di crescita annuo del 56,4% negli ultimi cinque anni”. È proprio per questo che, secondo gli analisti, la capacità mondiale di energia fotovoltaica potrebbe raggiungere i 362.842 Megawatt, entro il 2020.